13 Marzo, 2013 12:15

Seminari di Cultura Matematica

Guidare le organizzazioni con i modelli

Giovanni Azzone, Rettore del Politecnico di Milano

Aula B.2.1 (edificio 14 - Nave ) Via Bonardi 9, Milano.

8 Marzo, 2013 14:00 in punto

Sezione di Probabilità e Statistica Matematica

Mean variance hedging under default risk

Sébastien Choukroun, Université Paris Diderot

Aula III piano Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano

6 Marzo, 2013 17:00

Seminario Matematico e Fisico di Milano

ELASTOPLASTIC BODIES IN DYNAMIC CONTACT

PAVEL KREJCI, Institute of Mathematics, Academy of Sciences of the Czech Republic

Politecnico di Milano, Dipartimento di Matematica

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A classical approach to the problem of contact of an elastoplastic body with an elastoplastic obstacle consists in applying a variant of the
penalty method. Instead, we propose here to reformulate it equivalently as a PDE with hysteresis operators both in the constitutive law and in the contact boundary condition. Analytical properties of the hysteresis operators (Lipschitz continuity in suitable function spaces, monotonicity, energy inequalities) enable us to construct a regular solution by conventional Galerkin approximations and prove its uniqueness for each given data. This is a joint work with Adrien Petrov, INSA Lyon.

6 Marzo, 2013 15:00

Seminari FDS

Osservare un'opera d'arte da vicino: indagine tra materiali e molecole

Lucia Toniolo, Politecnico di Milano

Aula Consiglio del Dipartimento di Matematica, edificio 14 Nave, via Bonardi 9.

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L’applicazione dei metodi scientifici alla conoscenza e conservazione di manufatti di interesse artistico, non è nuova; da alcuni decenni a fianco di conservatori, storici dell’arte, architetti e restauratori lavorano chimici e fisici capaci di indagare la materia costituente un’opera d’arte, di definire lo stato di conservazione e di suggerire metodi innovativi per il restauro. Negli ultimi anni tuttavia i metodi analitici utilizzati si sono trasformati rapidamente da invasivi a micro- e non-invasivi, da metodi tradizionali di laboratorio a indagini da effettuare in situ direttamente sull’opera. Il seminario fa luce sui concetti base della diagnostica per le opere d’arte, attraverso il racconto di alcuni casi studio significativi a cui hanno lavorato ricercatori del Politecnico.

1 Marzo, 2013 09:00

Seminario Matematico e Fisico di Milano

SIMPLICITY AND COMPLEXITY

Workshop: Mathematics in a Complex World
on the occasion of 150th year of Politecnico di Milano

JOHN D. BARROW, University of Cambridge

Politecnico di Milano

L’applicazione dei metodi scientifici alla conoscenza e conservazione di manufatti di interesse artistico, non è nuova; da alcuni decenni a fianco di conservatori, storici dell’arte, architetti e restauratori lavorano chimici e fisici capaci di indagare la materia costituente un’opera d’arte, di definire lo stato di conservazione e di suggerire metodi innovativi per il restauro. Negli ultimi anni tuttavia i metodi analitici utilizzati si sono trasformati rapidamente da invasivi a micro- e non-invasivi, da metodi tradizionali di laboratorio a indagini da effettuare in situ direttamente sull’opera. Il seminario fa luce sui concetti base della diagnostica per le opere d’arte, attraverso il racconto di alcuni casi studio significativi a cui hanno lavorato ricercatori del Politecnico.

1 Marzo, 2013 10:15

Seminario Matematico e Fisico di Milano

APPLIED PARTIAL DIFFERENTIAL EQUATIONS Workshop: Mathematics in a Complex World on the occasion of 150th year of Politecnico di Milano

PETER A. MARKOWICH, KAUST, Jeddah

Politecnico di Milano

L’applicazione dei metodi scientifici alla conoscenza e conservazione di manufatti di interesse artistico, non è nuova; da alcuni decenni a fianco di conservatori, storici dell’arte, architetti e restauratori lavorano chimici e fisici capaci di indagare la materia costituente un’opera d’arte, di definire lo stato di conservazione e di suggerire metodi innovativi per il restauro. Negli ultimi anni tuttavia i metodi analitici utilizzati si sono trasformati rapidamente da invasivi a micro- e non-invasivi, da metodi tradizionali di laboratorio a indagini da effettuare in situ direttamente sull’opera. Il seminario fa luce sui concetti base della diagnostica per le opere d’arte, attraverso il racconto di alcuni casi studio significativi a cui hanno lavorato ricercatori del Politecnico.

1 Marzo, 2013 12:00

Seminario Matematico e Fisico di Milano

OF TRIANGLES GAS, PRICE AND MEN Workshop: Mathematics in a Complex World on the occasion of 150th year of Politecnico di Milano

CEDRIC VILLANI, Université Lyon and Institut Henri Poincaré Paris

Politecnico di Milano

L’applicazione dei metodi scientifici alla conoscenza e conservazione di manufatti di interesse artistico, non è nuova; da alcuni decenni a fianco di conservatori, storici dell’arte, architetti e restauratori lavorano chimici e fisici capaci di indagare la materia costituente un’opera d’arte, di definire lo stato di conservazione e di suggerire metodi innovativi per il restauro. Negli ultimi anni tuttavia i metodi analitici utilizzati si sono trasformati rapidamente da invasivi a micro- e non-invasivi, da metodi tradizionali di laboratorio a indagini da effettuare in situ direttamente sull’opera. Il seminario fa luce sui concetti base della diagnostica per le opere d’arte, attraverso il racconto di alcuni casi studio significativi a cui hanno lavorato ricercatori del Politecnico.

1 Marzo, 2013 15:00 in punto

Sezione di Fisica Matematica

Critical nature of plastic flow

Umut Salman, Univ. Milano-Bicocca, on leave from Harvard University

Aula Seminari III Piano-Dipartimento di Matematica

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Steady plastic flows have been compared to developed turbulence because the two phenomena share the inherent complexity of
particle trajectories, the scale free spatial patterns and the power law statistics of fluctuations. The presence of power law
distributions has been interpreted as a sign of criticality, marginal stability and scale free behavior of the underlying microscopic systems. In this talk we present a simple mathematical model which is capable of generating power law signals with critical exponents matching observations. Our main conclusion is the existence of a discrete automaton behind the conventional continuum mechanical equations

28 Febbraio, 2013 14:45

Seminario Matematico e Fisico di Milano

THE COMPLEXITY OF SOCIETIES:HOW TO BUILD STABLE RELATIONSHIPS BETWEEN PEOPLE WHO LIE AND CHEAT

Workshop: Mathematics in a Complex World
on the occasion of 150th year of Politecnic

IVAR EKELAND, Université Paris-Dauphine

Politecnico di Milano

Steady plastic flows have been compared to developed turbulence because the two phenomena share the inherent complexity of
particle trajectories, the scale free spatial patterns and the power law statistics of fluctuations. The presence of power law
distributions has been interpreted as a sign of criticality, marginal stability and scale free behavior of the underlying microscopic systems. In this talk we present a simple mathematical model which is capable of generating power law signals with critical exponents matching observations. Our main conclusion is the existence of a discrete automaton behind the conventional continuum mechanical equations

28 Febbraio, 2013 16:00

Seminario Matematico e Fisico di Milano

GEOMETRIC METHODS IN IMAGE PROCESSING, NETWORKS AND MACHINE LEARNING

Workshop: Mathematics in a Complex World
on the occasion of 150th year of Politecnico di Milano

ANDREA L. BERTOZZI, University of California Los Angeles

Politecnico di Milano

Steady plastic flows have been compared to developed turbulence because the two phenomena share the inherent complexity of
particle trajectories, the scale free spatial patterns and the power law statistics of fluctuations. The presence of power law
distributions has been interpreted as a sign of criticality, marginal stability and scale free behavior of the underlying microscopic systems. In this talk we present a simple mathematical model which is capable of generating power law signals with critical exponents matching observations. Our main conclusion is the existence of a discrete automaton behind the conventional continuum mechanical equations